Da sempre penso che le tisane siano la base dell’erboristeria: il prendersi cura di sè stessi inizia con la formulazione della tisana personalizzata, con la scoperta delle erbe, annusando il loro odore; la preparazione è come un rituale del tè che può essere vissuto come un momento rilassante, di raccoglimento interiore. Per quanto possa sembrare semplice e intuitivo prepararle, esistono piccoli accorgimenti che fanno la differenza tra una tisana e una tisana perfetta.
- la qualità delle erbe che utilizzi: devono essere biologiche altrimenti oltre ai salutari principi attivi, berrai anche gli antiparassitari tossici che sono stati utilizzati sulla pianta; preferisci le erbe sfuse a quelle in filtro: sono solitamente più profumate e fresche, in erboristeria le puoi acquistare a peso o in pacchettini da 30 o 100g;
- copri con un coperchio il contenitore dove le erbe sono in infusione: quando hai portato ad ebollizione l’acqua e l’hai versata nella tazza con le erbe, coprila. Questo accorgimento è indispensabile per trattenere nell’infuso sostaze volatili che contribuiscono alle proprietà terapeutiche e all’aroma della tua salutare bevanda;
- Non lasciare le erbe in infusione per più di 15 minuti per non rendere la tisana troppo amara; questo vale soprattutto per erbe che sono ricche di sostanze amaricanti o tanniche come carciofo, rosmarino o lavanda per esempio.
- Se vuoi, puoi dolcificare ma preferibilmente con miele biologico o fruttosio;
- consuma la tisana entro 24 ore dalla preparazione per non perderne le proprietà curative;
- le dosi: di solito un cucchiaio colmo di erbe è sufficiente per 250 ml di acqua che è la dose per una tazza di tisana. durante la giornata a seconda del tipo di infuso si possono consumare da una a 4 tazze di tisana.
Qui sotto trovi un elenco di erbe officinali con le rispettive proprietà curative con le quali puoi realizzare le tue perfette tisane personalizzate:
- colite: melissa (da valutare se state facendo cure per la tiroide), lavanda, camomilla, coriandolo, anice, finocchio;
- gastrite: camomilla, iperico;
- digestione lenta: menta, origano, genziana, arancio amaro;
- depurazione del fegato (sconsigliate per chi ha asportato la cistifellea): carciofo, bardana, cardo mariano;
- ansia: fiori di arancio, tiglio, melissa, verbena, passiflora
Anche se le tisane sono naturali e possono sembrare sempre sicure è bene non abusarne, chiedere a persone competenti una consulenza soprattutto se si stanno assumendo farmaci; evitare di assumerle in gravidanza soprattutto durante i primi 3 mesi di gestazione.